Benvenuti a una nuova Intervista col TEM.

Questo format si pone l’obiettivo di spiegare qual è l’attività e il ruolo del Temporary Export Manager nell’azienda.

Oggi abbiamo con noi Giorgia Franzoni.

Giorgia, chi sei e di cosa ti occupi?

Sono Giorgia Franzoni, sono una Temporary Export Manager anche in chiave digital.

Mi occupo da diversi anni di consulenza per le piccole e medie imprese e nel dire internazionalizzazione in realtà diciamo tante cose per cui vorrei un pò sintetizzare dicendo che in base al progetto aziendale, noi consulenti sviluppiamo un piano d’azione, un piano strategico sia a livello di marketing ma anche di export in base alle esigenze dell’azienda.

Lavoro in diversi settori però mi sono specializzata su alcuni di essi, tra i quali quello della cosmetica,  per cui ho una serie di aziende che si occupano di prodotti per la bellezza che possono andare dallo skincare all’hair care ai vari settori, che seguono sia il canale professionale che il canale diretto, retailer.

Altre esperienze significative le ho nel settore dell’abbigliamento e del food.

Per quanto riguarda i paesi che generalmente approccio sono paesi europei anche se per un’azienda che ho della cosmetica abbiamo approcciato l’Asia , i mercati asiatici e sub-asiatici. 

Come è strutturato un tuo progetto export? 

Il progetto inizia da un’analisi di quello che è la situazione aziendale sia sul mercato Italia che sul mercato estero in termini di performance di vendita. 

Partendo da questa prima panoramica viene sviluppato un progetto estero sia sulla desiderata del cliente, ma poi chiaramente nato da un’analisi che viene fatta sia sui competitors sia da un’analisi di mercato di appetibilità dei mercati esteri.

Ci sono vari strumenti che io utilizzo che mi servono per identificare quali sono i mercati emergenti o comunque che possono dare maggiore appetibilità all’azienda , cioè viene fatta un’analisi di marketing mix, viene analizzato il prezzo e varie variabili. 

Da qui nasce la prima strategia che viene condivisa con l’imprenditore, chiaramente con il know-how aziendale perché spesso le aziende hanno fatto dei tentativi, all’estero e viene sviluppata insieme la strategia.

Sottolineo insieme perché è molto importante per avere un successo in azienda lavorare in sinergia cioè da soli oramai non si va da nessuna parte, per cui avere l’imprenditore che porta anche lui la sua esperienza e crescere e guidarci insieme è molto importante per cui tutte le risorse aziendali vengono comunque coinvolte in un processo di internazionalizzazione. 

Questo più o meno è il mondo ideale del nostro servizio anche se poi si entra in queste famiglie e, le pmi sono delle famiglie del nostro territorio italiano, per cui nascono delle dinamiche con gli imprenditori e li poi avviene lo sviluppo del mercato nel senso che comunque poi l’azienda deve supportare un tuo lavoro, una tua strategia sui mercati esteri.

Quello che viene fatto è un primo approccio su un mercato estero e da qui vengono riportate delle informazioni molto importanti sul mercato e se l’imprenditore sa coglierle cominciano ad esserci i primi risultati. 

Ci sono mercati in cui anche se ci si approccia per la prima volta possono essere già appetibili per cui non incontrare molta concorrenza.

Spesso oggigiorno succede che ci troviamo di fronte a un mondo abbastanza competitivo dove magari delle scelte di prodotto, di immagine, di comunicazione possono creare nuove opportunità per questo è importante la sinergia con l’azienda.

La mia giornata tipo normalmente inizia con un controllo delle mail in cui nasce di tutto.

Chiaramente dipende in che fase sei con l’azienda, ci sono aziende con cui magari ho appena iniziato per cui siamo in una fase di strategia, di raccolta dati, di analisi, di sviluppo commerciale per cui si cominciano a ricevere i primi feedback dal mercato, per cui si fanno dei report, si condividono, altre che se invece che hanno acquisito già dei clienti quindi si portano avanti delle normali relazioni di ufficio estero perché quello che noi facciamo è quello di aprire le porte verso l’estero, ma la cosa che poi tutti ci auguriamo è che l’azienda cominci ad avere una sorta di portafoglio clienti per cui verrà inserita una risorsa in un ufficio commerciale estero che porti avanti anche il portafoglio clienti. 

È chiaro che noi faremo sempre sviluppo commerciale perché il mercato è in continuo evolversi per cui diciamo che le attività sono molteplici. 

Seguo anche una parte digital e social: in alcuni settori avere  una strategia anche di social media è molto importante per cui laddove voglio entrare in contatto con potenziali prospect, suspect, Linkedin è molto importante come strumento per cui viene fatta una strategia e  anche un piano editoriale di comunicazione anche a livello social.

Per altre realtà magari solo la fidelizzazione di clienti acquisiti nel tempo.

Adesso per esempio dal 7 giugno partiranno vari eventi che sono tutte fiere digitali, dal 7 al 18 giugno c’è il WeCosmoprof per cui saranno 11 giorni impegnativi, adesso c’è tutta la parte di registrazione infatti volevo parlare del digitale anche in questo ambito. 

Parte un evento organizzato da ICE sul contract italiano per cui ci sarà anche lì un evento. Ho una fiera di Joeclub di giochi in Francia sempre il 7 giugno perché poi vengono tutte insieme.

Per cui da una parte purtroppo siamo ancorati a questa scrivania, a questo computer,  ma in realtà andiamo un pò dovunque nel senso che anche l’influenza che abbiamo avuto nella digitalizzazione è un pò questa, quello di dover gestire eventi e relazioni in ambito un pò più remoto, la parola remoto rende benissimo l’idea. 

Per cui ecco come vedi sono molteplici le attività che svolgo, chiaramente il fine è sempre quello di creare opportunità, dipende un pò in che fase è l’azienda, se c’è più bisogno di creare anche una brand reputation, piuttosto che una strategia social. 

Come integri e incorpori le strategie e gli strumenti digitali nei tuoi progetti?

Ti ringrazio per questa domanda perché in realtà è un tema molto caldo e comunque ci sono molte scuole di pensiero o magari come tutte le cose, specialmente i cambiamenti, preoccupano un pò.

Io nasco come ragioniere informatico per cui la parte informatica mi ha sempre attratto, per cui il digital per me non è una novità nel senso che si è vero è qualcosa che ho approfondito anzi, grazie a ICE , sono stata selezionata per cui ho fatto il corso DTEM Acadamy e per cui ho acquisito delle competenze maggiori. 

È una tematica complessa, variegata e proprio qualche giorno fa parlavo con un collega e discutevamo, facevamo un brainstorming di quello che può essere la digitalizzazione oggigiorno anche nel nostro ruolo. 

Allora digitalizzazione in azienda, ma non solo, lo vediamo anche nella nostra vita , secondo me coinvolge vari aspetti. Quello che posso dire è che ci sono dei settori che magari hanno più bisogno o che magari sono strumenti che possono servire di più a creare opportunità ma non solo commerciali, ma anche di altro tipo (di visibilità di comunicazione, ecc.) 

Per quello che riguarda il mio lavoro, ci sono i CRM che sono degli strumenti che possono servire a chiunque gestisca un portafoglio contatti, clienti, è uno strumento che esiste già da tempo; poi collegarlo ad altri gestionali, alle newsletter o a delle attività di marketing più mirate chiaramente è un’altra cosa. 

Sicuramente per quello che riguarda il settore della cosmetica, chiaramente la brand reputation o comunque i social sono molto importanti, anche l’e-commerce ecc. 

Per cui come dicevo prima ci sono varie sfaccettature: possiamo vederlo negli strumenti che utilizziamo noi TEM, per cui attraverso la newsletter, il CRM… (per esempio quando ho iniziato io non c’era tutto questo; io la prima volta che feci la consulenza era il 2007 sono passati 14 anni e non esisteva mailchimp o mailapp) Per cui questi sono strumenti molto importanti e che utilizzo oramai da tanto tempo. 

Poi ci sono i social media, ci sono tutti i tools che servono a noi per creare empatia, per attrarre, per cui quasi per tutte le realtà il social media a mio avviso aiuta sempre. Vedo dei profili LinkedIn, piuttosto che Instagram anche di aziende… ieri mi è capitato una, un’azienda di carpenteria che  ha la pagina instagram, non so magari c’è anche confusione però è chiaramente una bella sfida e devi essere appassionato perché il tema è molto interessante e molto laborioso perché io ho fatto ad esempio dei corsi con Hubsport, o Google Social Media Content per cui i contenuti sono importanti, chiaramente i posizionamenti sulla rete, ecc., hanno il loro significato. 

Quello che posso dire io è che chiaramente nella mia figura ho fatto questi approfondimenti perché per me è importante poter suggerire all’imprenditore le scelte da fare e consigliare, ma sono dell’opinione che ci serva sempre una Web Agency piuttosto che una Marketing Agency, adesso io non so dirti chi sia più appropriata perché dipende poi dal caso. 

Per cui secondo me è un lavorare sempre a braccetto e creare un team sinergico perché tanto le specializzazioni pagano sempre, la tuttologia non fa bene a nessuno. 

Per cui per me era importante capire dove stavamo andando e poterlo suggerire perché capisci che anche l’e-commerce non fatto bene non ha molto senso, se lo vuoi fare bene devi avere una risorsa aziendale che lo sappia fare ma anche qualcuno che ti sappia consigliare insomma perché prendiamo l’esempio della Cina, è un mercato molto complesso, tu puoi anche fare tutto quello che vuoi a livello di strategia di export digital ma se poi tu non hai fatto anche una comunicazione importante, un’analisi di prodotto trova il tempo che trova. 

Ecco questo secondo me era importante perché purtroppo spesso gli imprenditori come anche noi, è una tematica così nuova che fai fatica a conoscerla per cui spesso gli imprenditori sono un pò in balia del mercato e io offro questo servizio anche un pò cercando di consigliare, cioè spesso mi vengono chiesti consigli ecco e io entro con un ruolo però poi chiedono “e l’agenzia Web? ne conosci una? secondo te è meglio fare Linkedin piuttosto che una pagina Facebook?“ 

Per cui era importante apprendere delle nozioni anche di questo genere. 

Secondo me è una grande sfida, una grande opportunità per tutte le aziende e per noi perché molti strumenti ci agevolano tantissimo, non dico magari settori come il food o il vino che comunque tu devi avere un percepito, ma anche la crema stessa, però molte relazioni, anche dei video tutorial (io ho un’azienda di prodotti cosmetici professionali e prima si andava a fare la formazione, durante il covid abbiamo sviluppato un sacco di video tutorial col sottotitolo, piuttosto che in francese, per cui come tutti gli strumenti bisogna saperli usare).

Per cui penso sia una grande opportunità per il nostro paese e che meritiamo di sfruttarla al massimo perché siamo sempre i migliori. 

Grazie mille, appuntamento alla prossima intervista col TEM!

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