3 nemici dell’export di Olio EVO e come sconfiggerli

Durante il concorso EVO IOOC tenuto a Palmi (RC), in cui si premiavano i migliori oli italiani e internazionali per diverse categorie, siamo intervenuti per parlare di export per i piccoli produttori di olio extra vergine di oliva.

Abbiamo parlato del nostro metodo per preparare l’azienda, andare sul mercato, valutare i risultati.

Potevamo raccontare case history di successo limitandoci ad illustrare quanto sono belle le aziende che supportiamo e quanto siamo bravi ad accompagnarle all’estero ma…

abbiamo preferito raccontare la parte nascosta dell’iceberg: 

le difficoltà che il piccolo produttore di olio incontra quando va all’estero e quali azioni mettiamo in campo per superarle.

Vendere all’estero assomiglia più ad una linea spezzata che ad una linea retta. E’ questo che vogliamo raccontare.

Ma quali sono gli ostacoli che un piccolo produttore di olio evo incontra quando cerca di esportare?

I principali nemici dell’export di olio evo sono 3:

Il tempo

Trovare nuovi clienti (o distributori), avviare e mantenere la relazione commerciale richiede tempo e costanza.

Non sempre tu ed i tuoi collaboratori lo avete.

Senza questo tempo potrai ottenere delle piccole vendite ma nulla di organizzato e costante.

La concorrenza

Oggi sono molti i produttori di olio di qualità che approcciano i mercati esteri.

La concorrenza è elevata e il rischio che si sfoci in una “guerra di prezzi” è alto.

Gli importatori, i distributori ed i grossisti locali non hanno fretta di accordarsi con il produttore di olio perché hanno una vasta scelta e questo gli consente inoltre di richiedere prezzi sempre più bassi.

La cultura

Non in tutti i Paesi c’è una cultura al consumo quotidiano di olio evo e quindi la dimensione del mercato potenziale è spesso ridotta ad una nicchia.

Ti sarai ritrovato almeno una volta a percepire queste difficoltà:

  • non avere il tempo per cercare nuove opportunità,
  • un importatore non interessato al tuo prodotto perchè aveva già altri marchi,
  • ricevere ordini di piccolissime dimensioni (un cartone o anche meno) perchè la richiesta di olio evo dei commercianti non è poi così alta…

Non preoccuparti.

Con il giusto approccio puoi superare questi ostacoli. Vediamo come

Le Persone

Identifica chi può gestire con costanza lo sviluppo sui mercati esteri: inserisci nuovo personale in organico oppure esternalizza.

Figure come il Temporary Export Manager o l’Export Assistant possono dare un contributo fondamentale ed hanno un costo sensibilmente inferiore.

La relazione umana

L’incontro di persona è determinante. La maggior parte dei produttori di olio evo pensa di poter vendere inviando campioni a testimonianza dell’altissima qualità dei propri prodotti.

Devi distinguerti dagli altri, all’invio dei campioni dai seguito con un approccio più personale.

La relazione umana fa la differenza.

Tra un produttore che prova a vendere telefonicamente ed uno che è disposto ad andare a visitare di persona la sede dell’importatore, chi pensate che quest’ultimo vedrà maggiormente di buon occhio?

La comunicazione

Comunica non solo per vendere ma per diffondere la cultura dell’utilizzo dell’olio evo in un’alimentazione sana e, più in generale, per diffondere la dieta mediterranea.

Enfatizza i benefici, fai esempi di ricette, menu, ecc.

Utilizza il tuo sito/blog ma anche le pagine social (es. Facebook e Instagram), ovviamente in lingua (almeno inglese).

Anche qui è fondamentale la relazione umana: l’incontro, la degustazione ed il racconto della storia dell’azienda e della propria terra fanno la differenza.

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